ich bin Peter Paul Pedevilla, mit künstlername "Peter Verwunderlich"
ich bin in bruneck (südtirol - italien) am 26.11.1955 geboren.
heute arbeite und wohne ich in meran (südtirol - italien)
ausbildungen und berufserfahrung
• 1985 ausbildung als graphiker in bozen.
• 1992 studium an der hochschule für angewandte kunst wien (heute uni.)
meisterschüler von prof.
Wolfgang Hutter, mitbegründer der wiener schule des phantastischen
realismus
• 1996 diplom - erhält den akademischen grad „magister artium“ (magister
der künste)
mi chiamo Peter Paul Pedevilla, il mio nome d'arte è "Peter Verwunderlich"
sono nato a brunico (alto adige - italia) il 26.11.1955.
oggi lavoro e vivo a merano (alto adige – italia)
formazione ed esperienza professionale
• 1985 formazione come grafico pubblicitario a bolzano.
• 1992 studia all'Università di Arti Applicate di Vienna (ora università)
allievo magistrale del prof.
Wolfgang Hutter, cofondatore della scuola viennese del fantastico
realismo
• diploma 1996 - ha conseguito il titolo accademico “magister artium”
(magister delle arti)
rezensionen
Prof. Oswald Oberhuber ehem.
Rektor der Hochschule für angewandte Kunst in Wien.
Das Unfassbare
Das Phantastische drückt sich bei Pedevilla alias Peter Verwunderlich in verschiedenster Form aus. Er erzählt und er reduziert, er schematisiert die figuralen Abläufe. Es ist eine Art Skizzierung des Gegenständlichen und Ungegenständlichen. Er praktiziert ein Nebeneinander von Aussagen, die sich widersprechen und sich dann in einer bestimmenden Genauigkeit wieder treffen. Das Gefühl spielt sich nach vorne und die Farbe widerspiegelt die Wiederholung der Linearen Beschreibungen einer unbestimmbaren Geschichte flächig. - fast wie im Mittelalter – verbleiben die unfassbaren Bilder, sodass wir überleiten können und eine andere Aussage erfassen, sie zum Unbegreiflichen des Phantastischen führen.
recensioni
Prof. Oswald Oberhuber ex
Rettore dell'Università delle Arti Applicate di Vienna.
L'incredibile
Pedevilla, alias Peter Verwunderlich, esprime il fantastico in molteplici forme. Racconta e riduce, schematizza i processi figurali. È una sorta di abbozzo dell’oggettivo e del non-oggettivo. Pratica una giustapposizione di affermazioni che si contraddicono tra loro e poi si incontrano di nuovo con una precisione decisiva. Il sentimento va avanti e il colore riflette in modo piatto la ripetizione delle descrizioni lineari di una storia indefinibile. - quasi come nel Medioevo - le immagini incomprensibili rimangono, affinché possiamo transitare e cogliere un'affermazione diversa, portandole all'incomprensibile del fantastico.